Alla scoperta di Ayutthaya
sommario
Siamo partiti dall’Italia con l’idea che ad Ayutthaya ci saremmo arrivati mediante un treno da Bangkok e con l’idea di visitare da soli il sito con il solo ausilio della nostra guida turistica. Il caldo eccessivo e il timore di vedere il sito archeologico senza un’adeguata spiegazione ci hanno spinto a prenotare tramite internet un tour con una agenzia turistica del luogo. Abbiamo dunque prenotato su www.viator.com/ il nostro tour nell’antica capitale della Thailandia con tappa intermedia al Palazzo d’estate posto sulla cittadina fluviale di Bang Pa-in (propria a metà strada tra Bangkok ed Ayutthaya) e ritorno a Bangkok con crociera sul fiume Chao Phraya e relativo pranzo incluso. Il costo totale per due persone è stato di circa 120 euro.
Andiamo con ordine. Il tour parte molto presto. Alle 07:00 uno degli organizzatori è venuto a prenderci direttamente in Hotel e ci ha portato in un piazzale dove c’era l’autobus con cui saremmo andati ad Ayutthaya. Tempo di aspettare altre persone e siamo partiti alla volta del Palazzo estivo di Bang Pa-in (circa un’oretta di autobus).
Tappa al Palazzo estivo di Bang Pa-in
Il luogo è costituito da una serie di edifici in stile thai, stile europeo e cinese. Intorno agli edifici tanto verde molto curato e laghetti dall’aspetto romantico.
Il palazzo era utilizzato nel periodo più caldo dell’anno quando ancora la capitale della Thailandia era Ayutthaya e fu abbandonato quando, a seguito della sua distruzione nel 1767 da parte del impero Birmano, Bangkok divenne la nuova capitale. Solo a metà del 1800 il palazzo tornò in uso e fu ampliato in seguito con gli edifici che si vedono oggi. Di indubbia bellezza è il tempietto posto al centro di un laghetto e che ospita al suo interno una statua di Rama V. Allo stesso modo interessante è l’edificio in stile cinese o la torretta sulla cui terrazza si ha una vista dall’alto di una parte del parco.
All’interno del parco bisogna avere indumenti adeguati. Noi donne dobbiamo indossare pantaloni o gonne lunghe e avere le braccia coperte. Io indossavo un vestitino leggero e sono stata costretta a mettere un lungo foulard intorno alla vita per coprire le gambe e ad indossare un cardigan con le maniche lunghe che avevo in borsa pur essendoci circa 40 gradi all’ombra!
Il sito archeologico
Dopo la visita al Palazzo estivo siamo partiti alla volta di Ayutthaya. Il sito, patrimonio Unesco, è composto da un insieme di resti di edifici e templi che testimoniano lo splendore dell’antica capitale distrutta dall’esercito birmano dopo un assedio durato due lunghi anni. Dopo la resa, la città venne distrutta dal fuoco e la popolazione trucidata o deportata in Birmania. Le statue dei templi furono decapitate e nel tempo la natura ha prepotentemente ripreso pieno possesso del luogo. Celebre è la testa decapitata del Budda avvolta e protetta dalle radici di un albero. Appare così singolare il fatto che le radici non ne abbiano coperto il volto che vai via con la convinzione che sia opera divina e non frutto della casualità degli eventi. All’interno del Wat Phra Mahathat dove si trova l’albero appena descritto si possono ammirare Statue del Budda integre e una serie di Prang (si tratta di torrette al cui interno si custodivano reliquiari).
Ci siamo poi recati al Wat Phra Si Sanphet dove oggi sono visibili i resti del Palazzo reale e dei tre Chedi che erano contenuti nel tempio annesso al palazzo reale. A pochi passi dal Wat all’interno di un edificio moderno c’è una statua del Budda alta 17 metri e realizzata recentemente.
Abbiamo concluso la nostra escursione con una mini crociera che da Ayutthaya ci ha riportato a Bangkok ed una volta scesi dal battello in hotel. Durante il tour in battello si possono osservare dal fiume i grattacieli che compongono Bangkok, le tante palafitte poste lungo le rive del Chao Phraya e i numerosi templi.
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